L'uomo mangia per vivere e vive per mangiare.
Molto spesso è proprio la scarsità, la difficoltà di accesso a un cibo che ne fonda il valore di prodotto raro e pregiato.
Google è il primo motore immobile.
Ciascuno sempre connesso con il suo tutor virtuale e sconnesso dagli altri.
SMS al posto delle molotov e twitter al posto delle pietre. È la forza dell'intifada digitale.
Le purghe d'ogn'anno, ì salassi annuali si usino da coloro, a'quali non basta l'animo di osservar astinenza, e sobrietà nel mangiar o nel bere.
Il piacere è un diritto umano perché è fisiologico, non si può non provare piacere mangiando. Prova piacere chiunque si nutra con gli alimenti che ha disposizione, escogitando i modi migliori per renderli gradevoli.
In generale il genere umano, sin dal miglioramento dell'arte culinaria, mangia due volte più di quanto lo richieda la natura.
Da sempre la cultura è anche quella che si mangia, come sapeva Mario Soldati quando, nel suo viaggio sul Po, spiegava che per capire la cultura di un luogo bisogna per prima cosa andare al mercato.
Se l'uomo non appetisse il cibo o non provasse stimoli sessuali, il genere umano finirebbe subito.
Le afflizioni si sopportano meglio a stomaco pieno.
Leggere senza riflettere è come mangiare senza digerire.
L'uomo è il solo animale che può restare in termini amichevoli con le vittime che intende mangiare fino a quando le mangia.
Chi non mangia da tutte due le bande, non è buona simia.
Tutti gli uomini si nutrono, ma pochi sanno distinguere i sapori.