La preghiera è una confessione della propria incapacità e debolezza.
La vera bellezza, dopo tutto, sta nella purezza di cuore.
La preghiera non ha bisogno di parole.
Nel mondo c'è quanto basta per le necessità dell'uomo, ma non per la sua avidità.
Un leader è inutile quando agisce contro le ingiunzioni della propria stessa coscienza, circondato com'è da gente che nutre ogni sorta di opinioni. Egli andrà alla deriva come una nave senz'ancora se non si lascerà guidare e mantenere saldo dalla voce interiore.
Odia il peccato e non il peccatore è un precetto che, benché abbastanza facile da comprendere, viene messo in pratica raramente, ed è per questo che il veleno dell'odio si diffonde nel mondo.
Cosa è male? Tutto ciò che deriva dalla debolezza.
Oggi c'è più ricchezza ma meno forza; nessuna idea sa unire i cuori: tutto è rilasciato, rammollito, sfatto. Tutti noi, tutti noi siamo sfatti!
Devi apparire debole quando sei forte, e forte quando sei debole.
L'impegno inizia con il riconoscimento della nostra fondamentale fragilità e del carattere effimero del fenomeno umano. Non si lotta mai una volta per tutte. L'azione è un'esigenza permanente, può creare degli irreversibili ma non mette mai fine all'effimero.
La nostra personalità è fragile, è molto più in pericolo che non la nostra vita; e i savi antichi, invece di ammonirci «ricordati che devi morire», meglio avrebbero fatto a ricordarci questo maggior pericolo che ci minaccia.
Nelle nostre scuole viene chiamata "bestialità", e questo è il miglior nome per essa... se dovesse diventare un'abitudine distruggerebbe rapidamente la salute e lo spirito; renderebbe debole il corpo e la mente, e porterebbe spesso all'ospedale psichiatrico.[Parlando della masturbazione].
Gli anni hanno la strana facoltà di fiaccare tutti i sentimenti.
Tenerezza e gentilezza non sono sintomo di disperazione e debolezza, ma espressione di forza e di determinazione.
Il blocco di granito che è da ostacolo al cammino del debole, diventa la base di partenza nel cammino del forte.
Il mondo è come un contadino ubriaco; non si fa in tempo ad aiutarlo a montare in sella da una parte che subito cade dall'altra.