La nonviolenza distingue l'uomo dalla bestia.
Ritengo un dovere dei giornalisti non porgere altro che i fatti ai loro lettori.
Non è il contatto con la donna che corrompe l'uomo, è anzi l'uomo, spesso, troppo impuro per toccarla.
Un codardo non è capace di dichiarare il proprio amore. Questa è una prerogativa del coraggioso.
La donna è per natura più capace di sacrificio. La nonviolenza, perciò, le risulta più facile.
Le radici della violenza: la ricchezza senza lavoro, il piacere senza coscienza, la conoscenza senza carattere, il commercio senza etica, la scienza senza umanità, il culto senza sacrificio, la politica senza principi.
La violenza è sempre il prodotto della notte della politica, di un tutto-è-permesso che addormenta la sensibilità civile e la responsabilità della ragione.
La nonviolenza è l'arma dei forti. Nei deboli potrebbe facilmente ridursi a ipocrisia.
Nessuno è di fronte alle donne più arrogante, aggressivo e sdegnoso dell'uomo malsicuro della propria virilità.
A me non me piace la violenza Tom, io sono un uomo d'affari, e il sangue costa troppo caro.
L'uomo è un animale addomesticato che per secoli ha comandato sugli altri animali con la frode, la violenza e la crudeltà.
Mi oppongo alla violenza perché quando sembra fare del bene, il bene è solo temporaneo; il male che fa è invece permanente.
Il dominio naturale ha la Comunità naturale; il violento, violenta.
Finora si è considerato il campo animale come un campo libero dove uno potesse portare stragi; la nonviolenza inizia il piano di un accordo col campo animale, che potrà arrivare molto lontano.
Solo la violenza può servire dove regna la violenza.