Ritengo un dovere dei giornalisti non porgere altro che i fatti ai loro lettori.— Gandhi
Ritengo un dovere dei giornalisti non porgere altro che i fatti ai loro lettori.
La giustizia nei confronti dell'individuo, fosse anche il più umile, è tutto. Il resto viene dopo.
Un passo alla volta mi basta.
L'inclinazione a esagerare, a reprimere o distorcere la verità, volenti o nolenti, è una debolezza naturale dell'uomo, e il silenzio è necessario per superarla. Un uomo di poche parole raramente sarà irriflessivo nei suoi discorsi; misurerà ogni parola.
Il giorno in cui il potere dell'amore supererà l'amore per il potere il mondo potrà scoprire la pace.
I vegetariani dovrebbero possedere il concetto morale che l'uomo non è nato come animale carnivoro, ma è nato per vivere dei frutti e le erbe che la terra produce.
Non posso essere razionale quando parlo con i giornalisti, perché loro non sono persone razionali.
Quello che bisogna dire ai giornalisti giovani è proprio questo: fare il mestiere senza avere nessuna intenzione di uscirne, allora il mestiere è una cosa seria, altrimenti diventa un veicolo, uno strumento per altre cose.
Volete fare il giornalista? E perché non fate piuttosto il porcaro? È un mestiere molto più pulito.
I giornalisti non sanno niente di calcio. E se li chiudi in una stanza non riescono nemmeno a scrivere una lettera alla mamma.
L'arma del giornalista è la penna o la macchina da scrivere. L'arma del giornalista sotto vetro smerigliato è la bacchetta o la carta geografica.
I giornalisti sono come le donne: le amanti che non domandano niente sono quelle che costano di più.
I giornalisti scrivono perché non hanno niente da dire, e hanno qualcosa da dire perché scrivono.
Chi di voi vorrà fare il giornalista, si ricordi di scegliere il proprio padrone: il lettore.
Un giornalista non si deve schierare. I giornalisti hanno una funzione simile a quella dei giudici.
I giornalisti ti battono continuamente la mano sulla spalla: sempre alla ricerca del punto dove conficcare il pugnale più facilmente.