Il mondo dei felici è altro da quello degli infelici.
Il concetto del 'bello' ha fatto qualche danno.
Per un vero uomo religioso nulla è tragico.
L'immagine presenta la situazione nello spazio logico, il sussistere e non sussistere di stati di cose.
Si potrebbe fissare un prezzo per i pensieri. Alcuni costano molto, altri meno. E con che cosa si pagano i pensieri? Credo con il coraggio.
Il pensatore somiglia molto al disegnatore che vuol riprodurre nel disegno tutte le connessioni possibili.
Il tempo umano non ruota in cerchio ma avanza veloce in linea retta. E' per questo che l'uomo non può essere felice, perché la felicità è desiderio di ripetizione.
La vera felicità è l'illusione di raggiungerla.
Niente invecchia come la felicità.
La felicità è sempre dietro l'angolo: la felicità arriva all'improvviso, indipendentemente dalla situazione e dalle circostanze, tanto da sembrare spietata.
Chi ha perduto la speranza d'esser felice, non può pensare alla felicità degli altri, perché l'uomo non può cercarla che per rispetto alla propria. Non può dunque neppure interessarsi dell'altrui infelicità.
L'essere privi di qualcuna delle cose che desideriamo è una condizione indispensabile della felicità.
La felicità è un vino prezioso, che sembra insipido a un palato volgare.
A volte, da noi dipende più la felicità altrui che la nostra.
La felicità sta nel gusto e non nelle cose; si è felici perché si ha ciò che ci piace, e non perché si ha ciò che gli altri trovano piacevole.
La gente fa finta di essere felice perché ha paura di mostrarsi infelice.