Il mondo dei felici è altro da quello degli infelici.
Tutto il senso del libro si potrebbe riassumere nelle parole: Quanto può dirsi, si può dir chiaro, e su ciò, di cui non si può parlare, si deve tacere.
Nella filosofia odierna troviamo tutte le teorie infantili, ma senza quell'aspetto accattivante proprio di ciò che è infantile.
Tutto ciò che la filosofia può fare è distruggere idoli. E questo significa non crearne di nuovi.
L'immagine è un modello della realtà.
Chi non è certo di nessun dato di fatto, non può neanche esser sicuro del senso delle sue parole.
La legge naturale non dà il diritto alla felicità, ma anzi prescrive la miseria e il dolore.
Nulla è che tanto impedisca la felicità quanto un desiderio smodato e un soverchio studio di procacciarla.
La felicità è una grattatina per ogni prurito.
Felice colui che ha trovato il suo lavoro; non chieda altra felicità.
Per essere felici deve bastare poco. Non deve essere cara la felicità! Se è cara non è di buona qualità.
Imparando momento per momento, a essere liberi nella mente e nel cuore, rendiamo possibile la felicità per ogni essere della terra.
La felicità è un agguato. Si viene presi alla sprovvista e forse è meglio così.
Nessun uomo è felice, da sposato, se deve bere del gin peggiore di quello che era solito bere da scapolo.
Uno dei grandi segreti della felicità è moderare i desideri e amare ciò che già si possiede.
Viviamo tutti coll'intento di diventare felici.