Come mi riesce difficile vedere ciò che è davanti ai miei occhi!
È così difficile trovare l'inizio. O meglio: è difficile cominciare dall'inizio. E non tentare di andare ancor più indietro.
L'immagine presenta la situazione nello spazio logico, il sussistere e non sussistere di stati di cose.
Nella vita, invero, non è mai la proposizione matematica stessa a servirci: la proposizione matematica l'usiamo solo per concludere da proposizioni, che non appartengono alla matematica, ad altre, che parimenti non appartengono ad essa.
La tragedia consiste in questo: che l'albero non si piega ma si spezza.
Non è perché le cose sono difficili che non osiamo, ma è perché non osiamo che sono difficili.
Attraverso le asperità, alle stelle.
L'assenza di difficoltà produce solo cretini.
Quando ci si trova davanti un ostacolo, la linea più breve tra i due punti, può essere una linea curva.
La vera difficoltà dell'uomo non è di godere i lampioni o i panorami, non di godere i denti-di-leone o le braciole, ma di godere il godimento, di mantenersi capace di farsi piacere ciò che gli piace.
Un pessimista vede la difficoltà in ogni opportunità; un ottimista vede l'opportunità in ogni difficoltà.
È bene affrontare le difficoltà in gioventù perché chi non ha mai sofferto non ha temprato pienamente il suo carattere. Il samurai che si scoraggia o cede di fronte alla prova non è di alcuna utilità.
Le difficoltà superate sono opportunità guadagnate.
L'uomo ha bisogno di difficoltà: sono necessarie alla salute.
Avviene assai volte, che moltiplicando i mezzi per arrivare ad un medesimo fine ci si arrivi più difficilmente.