Fu il vincer sempre mai laudabil cosa Vincasi o per fortuna o per ingegno.
Per amore venne in furore e matto, d'uom che sì saggio era stimato prima.
O d'ogni vizio fetida sentina, dormi, Italia imbriaca, e non ti pesa ch'ora di questa gente, ora di quella che già serva ti fu, sei fatta ancella?
Ben ch'esser donna sia in tutte le bande danno e sciagura, quivi era pur grande.
Le donne son venute in eccellenza di ciascun'arte ove hanno posto cura.
Donna sì laida, che la terra tutta né la più vecchia avea né la più brutta.
E dove in trono non s'asside il giusto, Colpa divien, che mai non si perdona, Dell'ingegno l'altezza e la virtude; E fortunata è l'ignoranza sola.
La scrittura mi protegge. Vado avanti facendomi scudo delle mie parole, delle mie frasi, dei miei paragrafi abilmente concatenati, dei miei capitoli astutamente programmati. Non manco d'ingegnosità.
Da un artista come Fellini non si può imparare nulla, si può solo apprezzare l'enorme dimensione del suo ingegno e della sua creatività.
L'aforismo è ingegnoso, è eloquente, ma come tutti gli aforismi è una parte della verità, non tutta la verità. Per fare un aforismo, per formulare un dogma, bisogna tagliar troppe cose, arrotondar troppi spigoli; e la verità non è quasi mai né quadrata, né rotonda.
Il genio senza ingegno è una barca senza remi.
Chi fa credenza senza pegno, perde l'amico, la roba e l'ingegno.
Per cercare acque migliori spiego ora la navicella del mio ingegno, che lasci dietro di se un mare tanto crudele.
Non occorre molto ingegno per vedere chiaramente quello che si ha sotto il naso, ma ce ne vuole parecchio per sapere in che direzione puntare quell'organo.
Un uomo d'ingegno sa di possedere sempre molto, e non si rammarica di doverlo dividere con altri.
Per quanto il paradosso sia crudele e doloroso, pure esaminandolo anche da alcuni punti di vista, non è privo, come parrebbe in sulle prime, di fondamento. Moltissimi degli uomini d'ingegno ebbero parenti o figliuoli epilettici, idioti o maniaci.