Per amore venne in furore e matto, d'uom che sì saggio era stimato prima.
La verginella è simile alla rosa Ch'in bel giardin su la nativa spina Mentre sola e sicura si riposa, Né gregge né pastor se le avvicina: L'aura soave e l'alba rugiadosa, L'acqua, la terra al suo favor s'inchina: Gioveni vaghi e donne innamorate Amano averne e seni e tempie ornate.
L'incarco de le corna è lo più lieve ch'al mondo sia, se ben l'uomo tanto infama: lo vede quasi tutta l'altra gente; e chi l'ha in capo, mai non se lo sente.
Piccola ma sufficiente per me, non soggetta a nessuno, decorosa, e comprata col mio denaro.
O d'ogni vizio fetida sentina, dormi, Italia imbriaca, e non ti pesa ch'ora di questa gente, ora di quella che già serva ti fu, sei fatta ancella?
Dirò insomma, ch'in lei dal capo al piede, quant'esser può beltà, tutta si vede.
Lo stolto cerca la felicità lontano, il saggio la coltiva sotto i propri piedi.
La natura e la saggezza non sono mai in contrasto.
L'uomo saggio non ha mai due opinioni; l'uomo benevolente non si preoccupa mai; l'uomo coraggioso non ha mai paura.
Noi non scegliamo affatto. Il nostro destino sceglie. Ed è saggezza mostrarci degni della sua scelta, qualunque essa sia.
Chi è saggio? Quello che impara da tutti.Chi è potente? Quello che governa le sue passioni.Chi è ricco? Quello che si accontenta.Chi è costui? Nessuno.
Due sole categorie sfuggono a ogni cambiamento: i più saggi e i più stupidi.
Ciò che per un uomo è tesoro e saggezza, per l'altro ha sempre un tono di stoltezza.
Non fare errori non è nel potere dell'uomo; ma dai propri errori e sbagli il saggio e buono apprende la saggezza per il futuro.
Il bene e il male non esistono che nell'opinione. Il saggio, come guida di comportamento, non ha che il costume e l'uso.
Il saggio muta consiglio, ma lo stolto resta della sua opinione.