La morte pareggia tutto.
Non dà gioia il possesso di nessun bene, se non puoi dividerlo con altri.
Sempre beata la bontà s'estima.
Non si scoprirebbe mai niente se ci si considerasse soddisfatti di quello che si è scoperto.
Tutti muoiono nel giorno stabilito dal destino. Non perdi nulla del tempo che ti è stato assegnato; quello che lasci non ti appartiene.
Per il desiderio nulla è abbastanza, per la natura è abbastanza anche il poco.
Si muore talmente meglio quando si crede a qualcosa. Si muore talmente di meno.
All'ombra de' cipressi e dentro l'urne confortate di pianto è forse il sonno della morte men duro?
Cerchiamo d'entrare nella morte a occhi aperti.
C'è il sacro terrore della morte, ma la morte è un fatto naturale, credo che la morte sia un'amica dell'uomo, perché mette fine a quel grande dolore che è la vita.
Non c'è niente di più errato del ritenere la morte simile al sonno. Perché dovrebbe esserlo se la morte non assomiglia al sonno? L'essenza del sonno è il destarsi da esso, ma dalla morte non ci si desta.
La morte con tutta probabilità è la più grande invenzione della vita. Spazza via il vecchio per far spazio al nuovo.
Tutto ciò che vive deve morire, passando dalla natura all'eternità.
Un giorno in più di attesa, uno in meno di speranza. Un giorno in più di silenzio, uno in meno di vita. La morte vaga per i corridoi e il mio compito è di distrarla perché non trovi la tua porta.
La morte è una cosa rapida, chiara, che non ammette compromessi.
Muiono le città, muoiono i regni, copre i fasti e le pompe arena ed erba, e l'uom d'esser mortal par che si sdegni: oh nostra mente cupida e superba!