Il potere piace proprio perché suscita invidia.
Molti studiano come allungare la vita, quando invece bisognerebbe allargarla.
Due rette parallele s'incontrano solo all'infinito quando ormai non gliene frega più niente.
Il mondo abitato offre a tutti gli uomini, capaci di amicizia, una sola casa comune: la terra.
I vecchi che posseggono il senso dell'umorismo hanno diritto al trenta percento di sconto sull'età.
La fretta, nenné, fa più danni della grandine!
Tra invidia e superbia c'è una sottile parentela dovuta al fatto che il superbo, se da un lato tende a superare gli altri, quando a sua volta viene superato non si rassegna, e l'effetto di questa non rassegnazione è l'invidia.
Spesso si fa pompa delle passioni più delittuose; ma l'invidia è una passione timida e vergognosa che non si osa confessare.
Una delle conseguenze dell'invidia eccessiva sembra essere il precoce instaurarsi del senso di colpa.
L'emulazione è la passione delle anime nobili; l'invidia il supplizio di quelle vili.
L'invidia somiglia molto all'amore: essere invidiato è quasi essere amato.
L'invidioso non muore mai una volta sola, ma tante volte quante l'invidiato vive salutato dal plauso della gente.
L'invidia ha gli occhi e la fortuna è cieca.
La spia va a caccia per conto d'altri, come il cane; l'invidioso va a caccia per conto proprio, come il gatto.
Congratularsi vuol dire esprimere con garbo la propria invidia.
Non invidiare chi sembra avere tutto, non ha davvero tutto. Ha ciò che vuole e vive la vita che desidera, ma non ha ciò di cui ha veramente bisogno.