La ragione ci trae in inganno più spesso della natura.
Bisogna mantenere le forze del corpo per conservare quelle della mente.
Il difficile non è essere intelligenti ma sembrarlo.
I giovani soffrono di più per la prudenza dei vecchi che per i propri errori.
Quando riceviamo qualche favore dai nostri amici, subito pensiamo che in virtù dell'amicizia essi son pur tenuti a ciò, ma non pensiamo affatto che non sono punto tenuti ad esserci amici.
Noi trascuriamo spesso le persone su cui la natura ci dà un certo ascendente; e sono pur quelle che dovremmo attaccare a noi e quasi incorporarci, le altre non attenendo a noi che col vincolo dell'interesse, che è il più mutevole oggetto che ci sia.
Ingannare chi inganna è un piacere doppio.
Ingannare per una precisa ragione significa quasi essere fedeli.
Non c'è denaro impiegato più vantaggiosamente di quello che ci siamo lasciati togliere per via d'imbrogli: con esso infatti abbiamo immediata saggezza.
Inganniamo noi stessi così spesso che potremmo farne la nostra professione quotidiana.
Non ti fidare, ragazzo mio, di quelli che promettono di farti ricco dalla mattina alla sera. Per il solito, o sono matti o imbroglioni.
Chi pose ogni suo studio in non lasciarsi ingannare mai, non sarà più felice di chi si sia lasciato qualche volta ingannare.
Se vuoi ingannare il mondo dì la verità.
La mente può essere ingannata in modi che il cuore non potrebbe mai.
Non c'è peggior disonesto di colui che si dà anima e corpo all'onestà per farla franca.
Se dessero sempre risposte veritiere e soddisfacenti non sarebbero uomini politici.