Dio esiste, ma non ha nessuna fretta di farlo sapere.
La felicità non dipende dagli avvenimenti esterni, ma dalla maniera in cui li consideriamo: un uomo abituato a sopportare il dolore, non può non essere felice.
Per attrarre, il lavoro dev'essere già fatto a metà e bene.
L'amore produce il bene, perché l'uomo, amando, si unisce a Dio e quindi non desidera più nulla per sé, ma desidera dare agli altri ciò che ha, persino la sua vita e in questo dono di se stesso trova la felicità.
Dove finisce l'amore, comincia l'odio.
Per giungere nel luogo a cui si tende, bisogna dirigersi con tutte le forze verso un punto molto più alto. Abbassare l'ideale, non solo è diminuire la probabilità di giungere alla perfezione, ma distruggere l'ideale stesso.
Non esiste alcuna certezza che Dio abbia affidato davvero all'uomo il dominio sulle altre creature. È invece più probabile che l'uomo si sia inventato Dio per santificare il dominio che egli ha usurpato sulla mucca e sul cavallo.
Vi auguro che con l'aiuto di Dio, che è Primo Medico, vi guarirete subito.
L'umanità si è messa a girare le sue macchine e, vedendo che ne sgorgava oro, ha esclamato: È Dio! E quel Dio, essa lo mangia!
C'è Auschwitz, dunque non può esserci Dio. Non trovo una soluzione al dilemma. La cerco, ma non la trovo.
L'idea di un Dio impersonale sarà più accettabile per la ragione, ma è pur sempre una scappatoia per spiegare quello che la scienza non sa ancora spiegare.
Se dio avesse voluto che credessimo in lui sarebbe esistito.
Tutti pensano che dio sia dalla loro parte. I ricchi e i potenti sanno che è così.
Se ci fosse un dio onnipotente avrebbe fatto tutto bene e non male.
Credo nell'assoluta unicità di Dio e, perciò, anche dell'umanità.
Dio per me non è neanche un'ipotesi.