Se Dio si mettesse a filosofare dimostrerebbe che l'uomo non è.
Il denaro è l'espressione della volontà non mai appagata e che si rinnovella.
L'intelligenza non è mai astratta.
La filosofia è la ricerca di ciò che l'uomo ha dimenticato o che più non sente; di ciò che non gli sembra più attuale.
Dio è all'inizio, non mai alla fine.
Quanto più crescono gli assalti del nemico, tanto più Dio è vicino all'anima.
Dio ha una sola scusa: quella di non esistere.
Se fai due passi verso Dio, Lui ti corre incontro!
Se dio avesse voluto che credessimo in lui sarebbe esistito.
Non crederò mai che dio giochi a dadi col mondo.
Come? L'uomo è soltanto un errore di Dio? O forse è Dio soltanto un errore dell'uomo?
Chi, dicendo di credere in Dio, si preoccupa anzitutto di appartenere a un'istituzione, nega il senso originario del messaggio di Gesù che consiste proprio nel distinguere radicalmente lo spirito dall'istituzione, il Regno di Dio da questo mondo.
Dio è l'invisibile evidente.
Avrai un solo Dio! E chi vorrebbe sobbarcarsi la spesa di due?
Nel mondo delle prove razionali dell'esistenza di Dio ogni evento deve avere una ragione sufficiente, nel mondo della vita reale, invece, molte cose presentano una ragione completamente insufficiente, non sono spiegabili in base a nulla, ammettono solo un volto come quello del grido di Munch.