Noi siamo il cuore d'Europa, ed il cuore non sarà mai né il braccio né la testa:
ecco la nostra grandezza e la nostra miseria.

Leo Longanesi

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Italia
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Altre frasi di Leo Longanesi

Chiamo al telefono D. dopo molti sforzi per non farlo. Odo la sua voce bassa, cupa. Stacco il ricevitore. E' come se avessi preso un fernet. L'antipatia che ho per lui mi rinfranca.
— Leo Longanesi
Non bisogna appoggiarsi troppo ai principi perché poi si afflosciano.
— Leo Longanesi
Non comprate quadri moderni: fateveli in casa.
— Leo Longanesi
Noia e scetticismo ingrassano la fede cattolica.
— Leo Longanesi
Guardava la sua proprietà terriera con l'occhio di chi l'ha rubata di fresco.
— Leo Longanesi
Tutte le frasi, le citazioni, gli aforismi di Leo Longanesi

Altre citazioni sugli stessi argomenti

Se in America il giornalismo è il cane da guardia del potere, in Italia è il cane da compagnia. O da riporto.
— Marco Travaglio
In Italia il far nulla appartiene alle occupazioni.
— Carlo Dossi
L'Italia è sempre stato un Paese "incompiuto": il Risorgimento incompleto, la Vittoria mutilata, la Resistenza tradita, la Costituzione inattuata, la democrazia incompiuta. Il paradigma culturale dell'imperfezione genetica lega con un filo forte la storia dello sviluppo politico dell'Italia unita.
— Francesco Cossiga
Gli italiani, generosissimi in tutto, non sono generosi quando si tratta di pensare.
— Carlo Emilio Gadda
Nessuno, come gli italiani, sa organizzare così bene le tempeste dentro ai bicchieri d'acqua.
— Paolo Sorrentino
Tutto è in ritardo in Italia quando si tratta di cominciare un lavoro. Tutto è in anticipo quando si tratta di smetterlo.
— Giuseppe Prezzolini
L'Italia non è democratica né aristocratica. È anarchica.
— Giuseppe Prezzolini
L'italiani sono di simulato sospiro.
— Carlo Emilio Gadda
In Italia ci sta il mare per nuotare e per pescare, con le spiagge tutte bianche, gli ombrelloni stesi al sole.
— Paolo Rossi (attore)
Tranne forse gli animali delle favole di La Fontaine, nessuno è mai stato bravo come gl'italiani nell'arte d'inventare nobili pretesti per eludere i propri doveri e fare i propri comodi.
— Fruttero & Lucentini