Non c'è posto per la fantasia, ch'è la figlia diletta della libertà.
Se c'è una cosa che in Italia funziona è il disordine.
Il moderno invecchia. Il vecchio torna di moda.
L'arte di trascorrere il tempo è l'arte di non inseguirlo.
La carne in scatola americana la mangio, ma le ideologie che l'accompagnano le lascio sul piatto.
La nostra bandiera nazionale dovrebbe recare una grande scritta: Ho famiglia.
Come la pazzia, in un certo senso elevato, è l'inizio di ogni sapienza, così la schizofrenia è l'inizio di tutte le arti, di ogni fantasia.
La fantasia è una naturale attività umana, la quale certamente non distrugge e neppure reca offesa alla Ragione, né smussa l'appetito per la verità scientifica, di cui non ottunde la percezione. Al contrario: più acuta e chiara è la ragione, e migliori fantasie produrrà.
Nei regni aperti della fantasia echeggiano suoni vibranti di mondi più nuovi intatti mondi felici.
La fantasia abbellisce gli oggetti cingendoli e quasi irraggiandoli d'immagini care. Nell'oggetto amiamo quel che vi mettiamo di noi.
La fantasia non è altro che un aspetto della memoria svincolato dall'ordine del tempo e dello spazio.
La fantasia umana è immensamente più povera della realtà.
La fantasia è senz'altro inferiore alla realtà concreta, ma è meglio del ricordo.
Nelle mie fantasie del sottosuolo non mi sono mai figurato l'amore se non come una lotta, che facevo cominciare sempre dall'odio e finire con l'asservimento morale.
L'erotismo e la fantasia entrarono nella mia vita con la forza di un tifone, infrangendo l'ordine noto delle cose.
La fantasia giunge più lontano della vista.