Abbiamo fatto l'Italia, si tratta adesso di fare gli italiani.
Non sarebbe la musica una lingua perduta, della quale abbiamo dimenticato il senso, e serbata soltanto l'armonia?
In ogni genere e in ogni caso il governo debole è il peggiore di tutti.
Non è tanto l'acuto ingegno quanto il fermo carattere a fare la fortuna di un uomo.
L'ordine non si trova che nella legge, nella legalità: e la sua osservanza deve essere prima nel governo, se si vuole che si estenda fra il popolo.
Ad un governo ingiusto nuoce più il martire che non il ribelle.
L'Italia: una basilica che diventa una casa popolare.
Tranne forse gli animali delle favole di La Fontaine, nessuno è mai stato bravo come gl'italiani nell'arte d'inventare nobili pretesti per eludere i propri doveri e fare i propri comodi.
In Italia c'è l'amore, da quando nasce a quando muore, se sei brutto o se sei bello, se sei quasi sempre quello, se sei ricco oppure no.
Quando parte il Giro d'Italia dentro di me succede sempre qualcosa di particolare.
L'Italia può essere piena di bellissimi quadri e di chiese, ma non possiamo giudicare un paese che dai suoi uomini.
All'estero quando un politico è coinvolto in un reato, sparisce lui. In Italia sparisce il reato, il processo e a volte anche il magistrato.
L'unità d'Italia, sognata dai padri del risorgimento, oggi si chiama pastasciutta; per essa non si è versato sangue, ma molta pummarola.
L'Italia è un'espressione geografica.
Fra trent'anni l'Italia sarà non come l'avranno fatta i governi, ma come l'avrà fatta la televisione.
Forse uno dei guai dell'Italia è proprio questo, di avere per capitale una città sproporzionata per nome e per storia, alla modestia di un Popolo che quando grida "forza Roma" allude solo ad una squadra di calcio.