Alla manutenzione l'Italia preferisce l'inaugurazione.— Leo Longanesi
Alla manutenzione l'Italia preferisce l'inaugurazione.
Quando potremo dire tutta la verità, non la ricorderemo più.
Il nazionalismo è l'unica consolazione dei popoli poveri.
I difetti degli altri assomigliano troppo ai nostri.
Un'idea che non trova posto a sedere è capace di fare la rivoluzione.
L'italiano non lavora, fatica.
L'Italia è l'antica terra del Dubbio. Il dubbio è un gran scappafatica; lo direi quasi il vero padre del dolce far niente italiano.
In Italia il successo non è proporzionale alla qualità. Un tronista risulta più popolare di un attore che fa il suo mestiere da trent'anni. Questa è conosciuta come fenomenologia, di cui il nostro Paese è ghiotto.
Ho smesso di credere all'utilità di una Storia scritta al di fuori di tutti i circuiti della politica e della cultura tradizionali. Anzi, ad essere sincero sino in fondo, ho smesso di credere all'Italia.
Tutto il male dell'Italia viene dall'anarchia. Ma anche tutto il bene.
In Italia c'è l'amore, da quando nasce a quando muore, se sei brutto o se sei bello, se sei quasi sempre quello, se sei ricco oppure no.
L'Italia è fatta, tutto è a posto.
L'ora è venuta di tentare tutte le rivoluzioni per liberare il popolo italiano da tutti i pesi morti e da tutti i ceppi (matrimonio e famiglia cattolica soffocatrice, pedantismo professorale, elettoralismo, mentalità pessimistica, provinciale, mediocrista e quietista).
Era una ragazza giovane, ma con quell'espressione indolente di sazietà e di malcontento che hanno sempre le ragazze italiane per essere rimaste strette troppo a lungo al seno di una madre piangente.
In Italia ci sta il mare per nuotare e per pescare, con le spiagge tutte bianche, gli ombrelloni stesi al sole.
L'Italia conta oltre cinquanta milioni di attori. I peggiori stanno sul palcoscenico.