L'italiano non lavora, fatica.
Cielo chiaro, sole splendente; se non piove, siamo tutti ottimisti.
La virtù affascina, ma c'è sempre in noi la speranza di poterla corrompere.
La libertà tende all'obesità.
La domenica è il giorno in cui ci si propone di lavorare anche la domenica.
Quando era fascista abusava di verbi al tempo futuro; ora, democratico, si serve del condizionale.
Ho capito vivendo a Londra, che due inglesi fanno un popolo, ma 57 milioni di italiani no.
Il tempo è la cosa che più abbonda in Italia, visto lo spreco che se ne fa.
Governare l'Italia non è impossibile, è inutile.
Propongo che l'Italia come Stato indipendente sia abolito e che diventi una colonia di un Paese civile.
La maternità è un grande motore che può cambiare l'Italia, perché saremo noi mamme ad allevare gli uomini di domani, figli, futuri padri e compagni, costruttori del mondo che verrà.
L'Italia è il solo paese dove si gusta ancora la gioia di vivere. Ci fa credere nella gioia di vivere, anche quando lei stessa non ci crede.
L'Italia l'han fatta metà Iddio e metà gli Architetti.
Metello diventò vero italiano e vero uomo: prima ancora di essere elencato nei registri del comune, si trovò registrato negli elenchi della polizia.
Raccontare ai giornalisti stranieri la politica culturale italiana non è cosa semplice. Bisogna prima di tutto cercare di non ridere.
Per pessimo che sia il governo italiano, ove non si presenti l'opportunità di facilmente rovesciarlo, credo meglio attenersi al gran concetto di Dante: "Fare l'Italia anche col diavolo".