Conoscere la misura di ciò che è abbastanza è la vera ricchezza.
Il saggio pospone se stesso, ma è sempre davanti; esclude se stesso, ma si tiene lontano dai pericoli. Non è forse perché è senza fini personali che può realizzare i propri fini?
Tutte le creature si agitano insieme: io contemplo il loro ritorno. Infatti, le creature fioriscono, poi ciascuna ritorna alla propria radice. Questo si chiama «restituire il mandato». Restituire il mandato si chiama «norma». Conoscere la norma si chiama «illuminazione».
Le persone solitamente falliscono quando sono all'apice del successo. Quindi presta tanta cura alla fine quanta all'inizio. Così non ci sarà fallimento.
Il saggio non vuole essere considerato come una giada, né disprezzato come una pietra.
Colui che conosce il proprio obiettivo si sente forte; questa forza lo rende sereno; questa serenità assicura la pace interiore; solo la pace interiore consente la riflessione profonda; la riflessione profonda è il punto di partenza di ogni successo.
Chi si è guastato lo stomaco, loda la moderazione.
Chi medita cerca di conoscere i suoi difetti, tenta di correggerli e si modera negli impulsi.
È facile andare agli estremi, difficile restare fermi nel mezzo.
Datemi licenza di sperare che non mi farete commettere degli eccessi, come disse quel signore alla lumaca testarda che non voleva venir fuori dal guscio a furia di colpi di spillo.
Un animo grande disprezza la grandezza e preferisce la moderazione agli eccessi; quella è utile e vitale, questi, invece, nocciono, proprio perché sono superflui.
Per allungare la tua vita, diminuisci i tuoi pasti.
Un po' più di moderazione sarebbe un bene. Naturalmente la mia vita non è stata esattamente una vita di moderazione.
Mangiare poco, mangiare sano.
La strada di mezzo è quasi sempre la più sicura.
I cuori di grande capacità disdegnano le mezze misure.