Un grammo di realtà pura basta a chi sa vedere.
Come riconosciamo le persone stanche? Sono quelle che fanno le cose senza fermarsi.
In cielo c'è una stella per ognuno di noi, sufficientemente lontana perché i nostri dolori non possano mai offuscarla.
Noi non abitiamo delle regioni. Noi non abitiamo nemmeno la terra. Il cuore di coloro che amiamo è la nostra vera casa.
Disperazione, amore, gioia. Chi ha queste tre rose dentro il cuore ha la giovinezza in sé, per sé.
Ciascuno di noi nasce con un compito solitario da svolgere e coloro che incontra lo aiutano a compierlo oppure glielo rendono ancora più difficile: sfortunato colui che non sa distinguere gli uni dagli altri.
Meno comodità si hanno e meno bisogni si hanno, meno bisogni si hanno e più si è felici.
Le cose lunghe diventano serpi.
Chi si sforza di vincer la propria sorte deve farlo con giudizio e moderazione.
È bene, nella vita come ad un banchetto, non alzarsi né assetati né ubriachi.
Un moto moderato non solamente si è giovevole, ma necessario per la sanità.
La letteratura teneva in gran conto la misura, intesa qui come la moderazione del proprio comportamento e l'autogoverno sugli istinti e le passioni irrazionali.
La vera fortuna non consiste nell'avere le carte migliori del tavolo; fortunato è colui che sa quando è il momento di alzarsi e andare a casa.
La moderazione nel carattere è sempre una virtù, ma la moderazione nei principi è sempre un vizio.
Chi non sa controllarsi è pericoloso per sé e per gli altri.
Chi non ha in sé la misura non la troverà mai.