Dai un dito a un critico e questo scriverà una commedia.
Di tutti gli animali della creazione l'uomo è l'unico che beve senza avere sete, mangia senza avere fame e parla senza avere nulla da dire.
Vale la pena esser buoni e generosi. Non soltanto in Cielo uno si guadagna la ricompensa, ma anche qui sulla terra.
Ti odiano perché si spaventano. Sanno che quando uno ha fame, la roba da mangiare se la piglia a tutt'i costi. Sanno che lasciare quella terra incolta è una bestemmia e che qualcuno finirà per pigliarsela.
Non c'è al mondo persona più pericolosa di quella che vuol far del bene.
I critici sono spesso persone che avrebbero voluto essere poeti, storici, biografi ecc., se avessero potuto; hanno messo alla prova il loro talento nell'una o nell'altra cosa, e non hanno avuto successo; perciò si sono dati alla critica.
Un critico può recensire soltanto il libro che ha letto, non quello che lo scrittore ha scritto.
Dove comincia la critica cessa la creatività, così come quando si fanno troppi inventari vuol dire che la produzione ristagna.
Ascolta i critici anche quando non sono giusti, resisti loro anche se lo sono.
È facile criticare giustamente; è difficile eseguire anche mediocremente.
Non criticare quello che non puoi capire.
Il critico ci mostrerà sempre l'opera d'arte in una qualche nuova relazione con la nostra epoca. Lui ci ricorderà sempre che le grandi opere d'arte sono cose vive sono, infatti, le sole cose vive.
La critica dei giornali riesce sempre ad esprimere in quali rapporti è il critico con chi viene criticato.
A meno che un critico abbia il coraggio di lodarti senza riserve, io dico, ignora il bastardo.
Quando qualcuno esprime un'opinione, bisogna saperla accettare con gratitudine anche se non sembra utile. Solo a questa condizione costui vi farà partecipi di ciò che ha sentito di voi. E' bene fare e accettare critiche in modo amichevole.