La vita non si occupa del bene e del male, ma di vittorie e di sconfitte.
Ci muoviamo un po' alla volta in termini di centimetri, non di chilometri. La politica è questo.
Avere fede in Dio non significava restare inerti: significava credere nella possibilità di avere successo se si faceva del proprio meglio onestamente e con impegno.
In politica capisci che stai vincendo quando gli avversari ti rubano le idee.
Non perdoniamo mai coloro ai quali abbiamo fatto dei torti.
Sono le vittorie che tu riporti giornalmente sulla solitudine, sulla povertà, sulla fame, sulla fatica, sulla sconfitta, sulla delusione, sull'ingiuria, sul disprezzo, sulla sofferenza. Sono la tua resistenza alle difficoltà. Sono il tuo coraggio nell'affrontarle.
Un risultato superiore consiste nel conquistare intero e intatto il paese nemico. Distruggerlo costituisce un risultato inferiore.
Non duole la ferita che ci si procura quando si vince.
Quando vedi la tua verità fiorire sulle labbra del tuo nemico, devi gioire, perché questo è il segno della vittoria.
Il vincitore appartiene al suo bottino.
Le vittorie private precedono le vittorie pubbliche. Non potete invertire questo processo più di quanto non possiate mietere le messe prima di seminarle.
Coloro che sanno vincere sono molto più numerosi di quelli che sanno fare buon uso della vittoria.
Quando stacchi tutti e arrivi da solo, la vittoria ha il sapore del trionfo.
Fottere un repubblicano alle elezioni è il piacere più grande che un uomo possa concedersi senza togliersi i vestiti di dosso.
Vi è una qualità che dobbiamo possedere per vincere la corsa: la chiarezza di intenti, la conoscenza di ciò che si desidera e il desiderio ardente di possederlo.