La vittoria è il sorriso di Dio.
Nei giorni che seguirono la vittoria, non hanno saccheggiato Parigi, ma hanno rispettato Dio nelle sue Chiese e nei suoi sacerdoti. Il popolo si è convinto di avere più alleati tra padri e fratelli della dottrina cristiana che fra giornalisti e avvocati.
La sola vittoria contro l'amore è la fuga.
Così procedono i nostri discorsi, eterna vittoria del linguaggio sull'opacità delle cose, silenzi luminosi che dicono più di quel che tacciono.
La pazienza è la strada più difficile sulla quale rimanere, ma è il cammino più sicuro per la vittoria.
Le ricompense per coloro che perseverano superano di molto il dolore che deve precedere la vittoria.
Il timore di un danno frena. L'azione logora. La prospettiva di un vantaggio incita.
Quando vivi intensamente, capisci presto che la cosa più facile, più normale, è il fallimento. Però solo dai fallimenti ricavi una lezione. La nostra generazione è segnata dai fallimenti. Eppure si potrebbe dire che procede di sconfitta in sconfitta fino alla vittoria finale.
L'esercito convenzionale perde se non vince; la guerriglia vince se non perde.
Quando ci si cimenta in una gara, solo la vittoria libera dalla tensione della prova.
A volte quando si vince, si perde.