L'economista è un rappresentante ideologico del capitalista.
La religione è il singhiozzo di una creatura oppressa, il sentimento di un mondo senza cuore, lo spirito di una condizione priva di spirito. È l'oppio dei popoli.
La maggior parte delle cose hanno valore solo in quanto soddisfano i bisogni generati dall'opinione. L'opinione sui nostri bisogni può mutare, dunque può cambiare anche l'utilità delle cose, la quale non esprime se non un rapporto fra esse e i nostri bisogni.
Ogni qualvolta viene posta in discussione una determinata libertà, è la libertà stessa in discussione.
Le idee dominanti di un'epoca sono sempre state soltanto le idee della classe dominante.
Un uomo che non dispone di nessun tempo libero è meno di una bestia da soma.
Oggi la nostra teologia è l'economia.
Senza economie nessuno potrà essere mai ricco. Facendo economie pochi saranno poveri.
Se bisognasse dire sempre la verità alla clientela, il commercio non sarebbe possibile.
L'economia genera risultati noiosi per mezzo di un processo noioso.
I guadagni possono essere modellabili come creta quando un ciarlatano guida la società che li dichiara.
Nella strana, semplice economia del mondo si ottiene solo ciò che si dà, e per quelli che non hanno abbastanza immaginazione per penetrare la semplice esteriorità delle cose e se ne dispiacciono, quale pietà può esserci se non quella del disprezzo?
La libertà di commercio non è un principio, è un espediente.
La sola funzione delle previsioni in campo economico è quella di rendere persino l'astrologia un po' più rispettabile.
Fondamento dell'economia politica ed in generale di ogni scienza sociale è evidentemente la psicologia.
Contrattare su ogni oncia nell'acquistare può non ridurre il proprio costo del capitale.