Gli uomini non capiscono che l'economia è una grande rendita.
La vecchiaia è il compimento della vita, l'ultimo atto della commedia.
È grande la forza dell'abitudine.
Niente è più amabile della virtù, niente spinge di più a voler bene, se è vero che proprio per la loro virtù e moralità ci sono care, in un certo senso, anche persone che non abbiamo mai visto.
Nulla c'è che Dio non possa fare.
La giustizia, se è rispetto a Dio dicesi religione, se verso i parenti pietà, se nelle cose affidate dicesi fede.
Nella strana, semplice economia del mondo si ottiene solo ciò che si dà, e per quelli che non hanno abbastanza immaginazione per penetrare la semplice esteriorità delle cose e se ne dispiacciono, quale pietà può esserci se non quella del disprezzo?
Oggi la nostra teologia è l'economia.
Una giusta economia non dimentica mai che non sempre si può risparmiare; chi vuol sempre risparmiare è perduto.
Molte persone vedono l'impresa privata come una tigre feroce, da uccidere subito. Altre invece come una mucca da mungere. Pochissime la vedono com'è in realtà: un robusto cavallo che, in silenzio, traina un pesante carro.
L'economia genera risultati noiosi per mezzo di un processo noioso.
In economia, speranza e fede coesistono con delle grandi pretese scientifiche ed anche con un profondo desiderio di rispettabilità.
Fondamento dell'economia politica ed in generale di ogni scienza sociale è evidentemente la psicologia.
Senza economie nessuno potrà essere mai ricco. Facendo economie pochi saranno poveri.
Economia. Fare a meno del necessario per risparmiare denaro e comprare il superfluo.