Una poesia è buona finché si sa di chi è.
La prima condizione della libertà di stampa consiste nel non essere un mestiere.
Dignità è la forma condizionale di quello che uno è. Se la dignità non esistesse, non ci sarebbe nemmeno la mancanza di dignità. Essa provoca i guardoni, e dove ci sono i guardoni, il traffico si paralizza.
Chi non perdona al linguaggio non perdona alla cosa.
Il masochismo è l'incapacità di sentire il piacere se non nella sofferenza o la capacità di trarre piacere dalle sofferenze?
Lo psicanalista è un confessore cui piace ascoltare anche i peccati dei padri.
Non si scrive un poema con le idee, ma con le parole.
Se leggo un libro che mi gela tutta, così che nessun fuoco possa scaldarmi, so che è poesia. Se mi sento fisicamente come se mi scoperchiassero la testa, so che quella è poesia. È l'unico modo che ho di conoscerla. Ce ne sono altri?
Poesia non compresa. La poesia è una cosa talmente magica che quelli stessi che la fanno sono gli ultimi a capirci qualche cosa.
Uno studioso al microscopio vede molto più di noi. Ma c'è un momento, un punto, in cui anch'egli deve fermarsi. Ebbene, è a quel punto che per me comincia la poesia.
Se la poesia non viene naturalmente come le foglie vengono ad un albero, è meglio che non venga per niente.
Le cose ma anche i gesti, i volti, i paesaggi hanno certo la loro poesia e un pezzo di realtà inquadrato in una cornice vuota è un quadro.
La poesia è una grazia, una possibilità di staccarsi per un po' dalla terra e sognare, volare, usare le parole come speranze, come occhi nuovi per reinventare quello che vediamo.
I poeti che sono la più matta genia da Teocrito in poi, albergarono nelle campagne la innocenza; forse per questo la maggiore parte delle nostre ninfe viene dalla patria degli idilli.
La poesia, non ad altro intonata che a poesia, è quella che migliora e rigenera l'umanità, escludendone, non di proposito il male, ma naturalmente l'impoetico.
Il più sublime lavoro della poesia è alle cose insensate dare senso e passione.