Una poesia è buona finché si sa di chi è.— Karl Kraus
Una poesia è buona finché si sa di chi è.
Quanto darei per sapere questo: cosa se ne fa tanta gente di un orizzonte allargato?
La prostituzione del corpo ha in comune col giornalismo la capacità di non dover sentire, ma, rispetto a esso, ha in suo vantaggio la capacità di poter sentire.
Talvolta la donna è un utile surrogato della masturbazione. Naturalmente ci vuole un sovrappiù di fantasia.
Prima di dover subire la vita, bisognerebbe farsi narcotizzare.
La geniale capacità di dimenticare della donna è qualcosa di diverso dal talento della signora che non riesce a ricordarsi.
La poesia non è una liberazione di emozioni, ma una fuga dalle emozioni.
Ciò che in poesia è strabiliante diventa brusco in prosa, la forza diventa brutalità, la vivacità ardore e l'audacia sfacciataggine.
Ci vuole più coraggio a concludere, che a fare un verso nuovo: tutti i medici e i poeti lo sanno.
Il linguaggio va a tentoni come l'amore nell'oscurità del mondo, alla ricerca di una perduta immagine primordiale. Una poesia non si può fare, solo presentire.
La vera poesia è al di fuori delle regole.
La poesia è lo spontaneo straripamento delle potenti sensazioni: prende origine dall'emozione rammentata nella tranquillità.
La vera poesia non dice niente, elenca solo delle possibilità. Apre tutte le porte. E voi potete passare per quella che preferite.
Il cattivo critico critica il poeta, non la poesia.
La poesia è mettere in parole quello che, a rigore, non può essere messo in parole, quello che non ha nemmeno «forma di parole».
La poesia è la prova della vita. Se la tua vita arde, la poesia è la cenere.