La vera poesia è al di fuori delle regole.
L'erotismo nel suo complesso è infrazione alla regola dei divieti: è un'attività umana. Ma benché abbia inizio laddove la bestia finisce, la bestialità ne rappresenta comunque la sostanza.
Ogni libro è anche la somma dei malintesi di cui è l'occasione.
Una coscienza senza scandalo è una coscienza alienata.
Io designerei con la parola "mistero" ciò che ordinariamente viene chiamato Dio.
Gli esseri sono incompleti l'uno rispetto all'altro, l'animale rispetto all'uomo, quest'ultimo rispetto a Dio, che non è incompleto che per il fatto di essere immaginario.
Una buona educazione poetica non è che la scienza di essere scontenti.
La poesia è sentirsi morire.
Crediamo di essere i primi a provare certi turbamenti, non sapendo che l'amore è come la poesia, e che tutti gli amanti, anche i più mediocri, pensano d'innovare.
Uno studioso al microscopio vede molto più di noi. Ma c'è un momento, un punto, in cui anch'egli deve fermarsi. Ebbene, è a quel punto che per me comincia la poesia.
I colori in pittura sono le lusinghe per convincere gli occhi, come la dolcezza della metrica lo è in poesia.
Devo combattere con le mie lacrime, mica con una poesia.
Una poesia ragionevole è lo stesso che dire una bestia ragionevole.
Ciò che in poesia è strabiliante diventa brusco in prosa, la forza diventa brutalità, la vivacità ardore e l'audacia sfacciataggine.
I poeti devono, secondo me, tradurre in versi; la traduzione dei versi in prosa è sempre infedelissima e lontana dall'originale.
I pochi felici che amano leggere poesie sanno che il carico dei suoni, delle parole può essere dolcissimo.