Spesso lo storico è soltanto un giornalista voltato all'indietro.
La guerra in un primo momento è la speranza che a uno possa andar meglio, poi l'attesa che all'altro vada peggio, quindi la soddisfazione perché l'altro non sta per niente meglio e infine la sorpresa perché a tutti e due va peggio.
Esiste una vita al di fuori dei cartelloni pubblicitari.
C'è una oscura regione della terra che manda per il mondo degli esploratori.
La donna è coinvolta sessualmente in tutti gli affari della vita. A volte perfino nell'amore.
La cosmetica è la scienza del cosmo della donna.
La storia si scriverà col sangue e col ferro, ma si stampa con l'inchiostro.
La storia non si ripete. Sono gli storici che si ripetono.
La storia di ogni società esistita fino a questo momento, è storia di lotte di classi.
La storia non è che un quadro di delitti e sventure.
La ricerca storica moderna non tiene conto d'un possibile intervento di Dio nel corso della storia poiché pensa che la storia sia un tutto ininterrotto, autonomo in se stesso.
La storia non è il terreno della felicità. I periodi di felicità sono in essa pagine vuote.
Non sono mai stato sicuro che la morale della storia di Icaro dovesse essere: "Non tentare di volare troppo in alto", come viene intesa in genere, e mi sono chiesto se non si potesse interpretarla invece in un modo diverso: "Dimentica la cera e le piume, e costruisci ali più solide".
Sono pronto a resistere con ogni mezzo, anche a costo della vita, in modo che ciò possa costituire una lezione nella storia ignominiosa di coloro che hanno la forza ma non la ragione.
La storia sarà gentile con me, poiché intendo scriverla.
La logica della storia è distruttiva come gli uomini che produce: e dovunque tende la sua forza di gravità, riproduce l'equivalente del male passato. Normale è la morte.