Esiste una vita al di fuori dei cartelloni pubblicitari.
La dignità umana ha la caratteristica di essere assente proprio là dove si presume che sia presente, e di comparire sempre dove non c'è.
Nell'arte del linguaggio si chiama metafora ciò che "non si usa in senso proprio". Perciò le metafore sono le perversioni del linguaggio e le perversioni sono le metafore dell'amore.
L'erotismo dell'uomo è la sessualità della donna.
La cosmetica è la scienza del cosmo della donna.
Meglio che non ci rubino niente: almeno così non si avranno guai con la polizia.
La pubblicità è l'anima del commercio.
La pubblicità ha soltanto una ragione d'essere: quella di agganciare la curiosità del pubblico con la massima originalità, la massima sintesi, il massimo dinamismo, la massima simultaneità e la massima portata mondiale.
Ci sono enormi bilanci pubblicitari solo quando non c'è nessuna differenza tra i prodotti. Se i prodotti fossero davvero diversi, la gente comprerebbe quello migliore.
La pubblicità insegna alla gente a non fidarsi del proprio giudizio. La pubblicità insegna alla gente a essere stupida.
La pubblicità ci fa desiderare quello che non abbiamo e disprezzare quello che già abbiamo. Crea incessantemente l'insoddisfazione e la tensione del desiderio frustrato.
La pubblicità è il rumore di un bastone in un secchio di rifiuti.
Anche Dio crede nella pubblicità; infatti ha messo campane in ognuna delle sue chiese.
La pubblicità è la più grande forma d'arte del XX secolo.
A forza di chiamare questa cosa la mia vita finirò per crederci. È il principio della pubblicità.
La pubblicità è la menzogna legalizzata.