Di tutte le lacrime che s'ingoiano le più care sono quelle piante su sé stessi.
La beneficenza appaga in primo luogo lo stesso benefattore.
Nel momento in cui fu lì, inevitabile, davanti a me, capii subito ‐ e credo che anche tutti i miei amici l'avessero capito all'istante come me ‐ che perfino una morte assurda era preferibile a una vita assurda.
È più facile morire per le masse che viverci insieme.
Allora seppi per la prima volta perché le donne amano case e stanze più dei loro mariti. Per prima cosa, le donne preparano il nido per la discendenza. Con inconscia malizia avviluppano l'uomo in una rete inestricabile di piccoli doveri quotidiani, ai quali egli non sfuggirà più.
Com'è caritatevole la natura! I malanni che essa regala alla vecchiaia sono una grazia. Oblio ci regala, sordità e occhi deboli, quando si diventa vecchi; un poco di confusione anche, poco prima della morte. Le ombre da cui questa si fa precedere sono fresche e caritatevoli.
Non sprecare lacrime nuove per vecchi dolori.
Le lacrime distruggono il nostro essere artificiale e ci rivelano ciò che siamo.
Si piange soli, chi piange.
Le lacrime del mondo sono immutabili. Non appena qualcuno si mette a piangere, un altro, chi sa dove, smette.
Alcuni dicono che la pioggia è brutta, ma non sanno che permette di girare a testa alta con il viso coperto dalle lacrime.
Gli occhi dietro alle lacrime come due pesciolini in un mare troppo stretto.
Nessuna lacrima nello scrittore, nessuna lacrima nel lettore.
Vorrei essere una lacrima per nascere dai tuoi occhi, vivere sul tuo viso e morire sulla tua bocca.
Allorché il Santo Benedetto si sovviene dei suoi figli esposti alle angosce - han detto i sapienti di grata memoria - Egli versa due lacrime nell'oceano, e la lor voce risuona da una estremità all'altra del mondo!
O dammi canto da cantar soave, sì che lacrime di cielo colorino la vita.