Arriva sempre un momento in cui non c'è altro da fare che rischiare.
La sconfitta ha qualcosa di positivo: non è definitiva. In cambio, la vittoria ha qualcosa di negativo: non è mai definitiva.
Nessuno è obbligato ad amare nessuno, tutti abbiamo il dovere di rispettarci.
Sapere dove è l'identità è una domanda senza risposta.
La vittoria della vanità non è la modestia, tanto meno l'umiltà, è piuttosto il suo eccesso.
Molte persone non inizieranno il cammino fino a che non apparirà libero dai rischi. Per questo non andranno mai da nessuna parte.
Si deve rischiare per le cose che ci interessano veramente.
Ricordati di osare sempre.
L'unico fallimento è non averci provato.
Se t'incammini incontrerai ciò che non conosci, ti aprirai all'ignoto. Se resti fermo t'imbatterai solo in ciò che conosci già. Sono le deviazioni che conducono alla meta.
Io guardo alla vita come se fossi il direttore di crociera sul Titanic. Posso non arrivare fin là, ma ci sto andando in prima classe.
È molto meglio osare cose straordinarie, vincere gloriosi trionfi anche se screziati dall'insuccesso, piuttosto che schierarsi tra quei poveri di spirito che non provano grandi gioie né grandi dolori, perché vivono nel grigio e indistinto crepuscolo che non conosce né vittorie né sconfitte.
Avremo mai il coraggio di essere noi stessi?
L'oltraggio è solo uno, non aver cercato se ne avevi la possibilità. Il coraggio contempla sempre un'indecenza, un errore che ti corre incontro per avviarti a una nuova verità.
Non avere paura di compiere un grande passo. Non puoi oltrepassare un baratro con due piccoli salti.