La realtà non si forma che nella memoria.
La felicità è benefica al corpo, ma è il dolore quello che sviluppa le facoltà dello spirito.
I nostri nemici muoiono quando la loro morte non ci reca né vantaggio né piacere.
Il libro essenziale, il solo libro vero, un grande scrittore non deve, nel senso corrente, inventarlo, poiché esiste già in ciascuno di noi, ma tradurlo. Il dovere e il compito di uno scrittore sono quelli di un traduttore.
Si scoprono al telefono le inflessioni di una voce che non si distingue finché non è dissociata da un viso in cui si oggettiva la sua espressione.
Ci sono pochissime donne che si vestono bene, ma alcune sono meravigliose.
Il fatto in sé, l'oggetto in sé, non è che il morto corpo della realtà, il residuo fecale della storia.
L'essere umano non può sopportare a lungo la realtà.
Ma sia questa realtà o sogno, una sola cosa importa: agire bene; se è realtà, perché lo è, e se no, per acquistare amici per il momento del risveglio.
La realtà è così sfuggente ed effimera... Non esiste l'attimo in sé, ma esiste l'attimo nel momento in cui è già passato.
Non sono molto d'accordo sul fatto che i cartoon rappresentano la fuga dalla realtà; sta in chi li guarda capire dei messaggi.
Il tempo è la forma ineliminabile delle realtà individuali.
Perché una realtà non ci fu data e non c'è; ma dobbiamo farcela noi, se vogliamo essere; e non sarà mai una per sempre, ma di continuo e infinitamente mutabile.
La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo.
La realtà, guardata fissamente, è insopportabile.