La filosofia mozzerà le ali di un angelo.
Al mondo non c'è nulla di stabile, il tumulto è la vostra sola musica.
La vita di un uomo che abbia in sé qualche valore è una continua allegoria. Soltanto pochi occhi possono capire il mistero della sua vita.
Quel che l'immaginazione coglie come cosa bella, quella dev'essere la verità.
Nulla diviene mai reale fino a quando non viene sperimentato. Anche un proverbio non è per te un proverbio fino a quando la tua vita non lo ha illustrato.
Compassione vi chiedo - e pietà - e amore!Sì, amore - misericordioso intatto amore,costante, mai sbagliato, innocente amore,che anche nudo, possa mostrare la sua purezza!Oh, che mi permetta di avere tutto di voi,- e tutta, - tutta sarete mia!
È a causa del sentimento della meraviglia che gli uomini ora, come al principio, cominciano a filosofare.
Sarei dovuto diventare un grande filosofo, avrei detto a tutti quanto eravamo sciocchi, a stare in giro a fare andare l'aria dentro e fuori dai polmoni.
I filosofi si sono limitati a interpretare in modi diversi il mondo; si tratta ora di trasformarlo.
Una delle domande filosofiche ricorrenti è: "un albero che cade nella foresta fa rumore anche se non c'è nessuno in ascolto?" Il che la dice lunga sulla natura dei filosofi, perché nella foresta c'è sempre qualcuno.
Se un filosofo è un uomo cieco, in una stanza buia, che cerca un gatto nero che non c'è, un teologo è l'uomo che riesce a trovare quel gatto.
La filosofia è come la religione: conforta sempre anche quando è disperata, perché nasce dal bisogno di superare un tormento, e anche quando non lo superi, il porselo davanti, questo tormento, è già un sollievo per il fatto che, almeno per un poco, non ce lo sentiamo più dentro.
La meraviglia è un sentimento assolutamente tipico del filosofo. La filosofia non ha altra origine che questa.
I filosofi è cosa strana, non capiscono nulla di arte, mentre gli artisti capiscono assai di filosofia: segno è che l'arte è anche filosofia, ma la filosofia non è arte.
Parecchi filosofi hanno acquistato l'abito di guardare come dall'alto il mondo, e le cose altrui, ma pochissimi quello di guardare effettivamente e perpetuamente dall'alto le cose proprie.
Ci son più cose in cielo e in terra, Orazio, che non ne sogni la tua filosofia.