Tolleranza. Saper ridere quando uno vi pesta i calli mentali.
Esperienza. Ciò che si ottiene quando si cerca qualcos'altro.
Statista. Uomo politico dopo morto.
Corteggiare. Inseguire una donna finché questa vi acchiappa.
Lacrima. Dolore in soluzione: sofferenze del cuore ridotte allo stato liquido.
Tassazione. L'arte di pelare l'oca facendola gridare il meno possibile e ottenendone la maggior quantità di penne.
La società moderna si concede il lusso di tollerare che tutti dicano ciò che vogliono perché oggi, di fondo, tutti pensano allo stesso modo.
La tolleranza diventa un crimine quando si applica al male.
La ricerca di giustizia e sicurezza, la lotta per le pari opportunità, la ricerca della tolleranza e armonia, la ricerca della dignità umana, sono gli imperativi morali per cui noi dobbiamo lavorare e a cui dobbiamo pensare su base giornaliera.
Dai fumatori si può imparare la tolleranza. Mai un fumatore si è lamentato di un non fumatore.
L'America è un elefante che può permettersi qualsiasi lusso, anche il lusso della tolleranza. E se la critichi non sente neanche il solletico, se lo sente ne ride come di un pizzicorino sotto l'ascella.
L'accettazione, la tolleranza e il perdono. Queste sono lezioni che cambiano la vita.
Tolleranza è sempre indice di potere sicuro; quando si sente in pericolo, nasce sempre la pretesa di essere assoluto; nasce dunque la falsità, il diritto divino del mio privilegio, l'inquisizione.
Negli istanti in cui la vita ci appare tollerabile, non le domandiamo di avere un senso; è la disperazione del cuore che induce lo spirito ad essere troppo esigente.
La tolleranza è necessaria così in politica come in religione: solo l'orgoglio ci fa essere intolleranti.
La tolleranza è sempre indifferente.