Non importa quanti viaggi fai: il tuo non è ancora finito.
E' meglio non guardare il sole durante un'eclissi.
Non importa come si viaggia, mentre ancora sei in viaggio.
Ad un certo momento della mia vita ho avuto una sensazione istintiva, di appartenere ad un territorio. A 17 anni ho fatto il mio primo viaggio da solo nel Mediterraneo. Sono andato in Grecia e mi sono sentito a casa mia più che in Italia.
Io non ho viaggiato per andare da qualche parte, ma per il gusto di viaggiare. La questione è muoversi.
In alcune parti del mondo il tuo arrivo o partenza si ampliano in modo misterioso per le emozioni di tutti quelli che sono arrivati o partiti prima di te.
Obliato nel suo paese, sconosciuto altrove. Tale è il destino del viaggiatore.
Non smetteremo di esplorareE alla fine di tutto il nostro andareRitorneremo al punto di partenzaPer conoscerlo per la prima volta.
Uno dei piaceri del viaggio è immergersi dove gli altri sono destinati a risiedere, e uscirne intatti, riempiti dell'allegria maligna di abbandonarli alla loro sorte.
Esistono due tipi di partenze: partire 'da' e partire 'per'. Io preferisco il primo. È un gesto nobile: Non partenza, volo.
La via più breve per giungere a se stessi gira intorno al mondo.
Viaggiare è il modo più piacevole, più impraticabile è più costoso di istruirsi.
Non chiedete mai il vostro cammino a quello che sa. Potresti non perderti!