Ventre affamato non ha orecchie.— Jean de La Fontaine
Ventre affamato non ha orecchie.
Non siamo così difficili: i più accomodanti, sono i più intelligenti.
Nulla è più pericoloso di un amico senza discernimento: perfino un nemico prudente è preferibile.
Amore, amore, che schiavitù l'amore.
Perdoniamo tutto a noi stessi e nulla agli altri.
In tutto dovremmo guardare al fine.
Uomo affamato, uomo arrabbiato.
La malattia rende la salute piacevole e buona, la fame la sazietà, la fatica il riposo.
Non c'è più la morte rapida della malaria; ma la fame rende la vita insopportabile, il sovraffollamento diviene regola, la morte lenta per inedia minaccia tante vite di più.
L'appetito rende saporite tutte le vivande.
Non si dovrebbe ritornare al cibo altro che quando lo stomaco chiama con insistenza soccorso.
Qui in Africa la fame è il problema più assillante. E' fortunato chi lavora alle Poste, perchè può leccare i francobolli.
Piacere alle donne! È questo il desiderio che arde in quasi tutti. Essere con tutta la potenza del talento un uomo d'eccezione, ammirato, adulato, amato, in grado di cogliere quasi a suo piacere quei frutti di carne viva di cui siamo affamati.
Quelli che soffrono d'indigestione stanno male quanto quelli che muoiono di fame.
Bisogna riconoscere che non ci può essere speranza di appagamento permanente dei sensi. Nel migliore dei casi, la felicità che si deriva da un buon pasto può durare soltanto finché non si è affamati di nuovo.
Ci hanno insegnato la meraviglia verso la gente che ruba il pane ora sappiamo che è un delitto il non rubare quando si ha fame.