Un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire.
L'eros è un programma che si svolge nei grovigli elettronici della mente.
Non sapeva concepire desideri in contrasto con la natura della Luna e il suo corso e il suo destino, e se la Luna ora tendeva ad allontanarsi da lui, ebbene egli godeva di questo allontanamento come aveva fino allora goduto della sua vicinanza.
D'una città non godi le sette o le settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda.
I romanzi lunghi scritti oggi forse sono un controsenso: la dimensione del tempo è andata in frantumi, non possiamo vivere o pensare se non spezzoni di tempo che s'allontanano ognuno lungo una sua traiettoria e subito spariscono.
D'un classico ogni rilettura è una lettura di scoperta come la prima.
Un uomo che legge dovrebbe essere un uomo intensamente vivo. Il libro dovrebbe essere una palla di luce nelle sue mani.
Un monaco dovrebbe certo amare i suoi libri con umiltà, volendo il ben loro e non la gloria della propria curiosità: me quello che per i laici è la tentazione dell'adulterio e per gli ecclesiastici regolari è la brama di richezze, questa per i monaci è la seduzione della conoscenza.
La cenere del passato ha la sua fenice, il libro.
Tutti i libri in generale, e anche i più belli, mi sembrano molto meno preziosi per quello che contengono che per quello che vi può mettere dentro il lettore.
I libri condussero alcuni alla saggezza, altri alla follia.
I veri libri devono essere figli non della luce e delle chiacchere ma dell'oscurità e del silenzio.
L'unica opera grande e perfetta è quella che non si sogna mai di realizzare.
Ci dovrebbe essere un tempo nella vita adulta dedicato a rivisitare le letture più importanti della gioventù. Se i libri sono rimasti gli stessi noi siamo certamente cambiati, e l'incontro è un avvenimento del tutto nuovo.
Un buon libro rende migliore colui che l'ha scritto.
Si possono ignorare moltissimi libri, senz'essere, per questo, un ignorante.