L'amore come la golosità, sono piaceri di grande soddisfazione.
— Italo Calvino
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La nostra interpretazione
L’accostamento tra sentimento e appetito sensoriale mette in luce la dimensione profondamente corporea e terrena dell’esperienza affettiva. L’attrazione, il desiderio, il godimento che si prova nella vicinanza della persona amata vengono presentati come un piacere intenso, quasi fisico, che coinvolge i sensi oltre che il cuore e la mente. Non c’è idealizzazione astratta: l’attenzione è posta sulla soddisfazione concreta che il contatto con l’altro porta con sé, sulla pienezza che si avverte quando il desiderio trova una risposta. L’amore appare come qualcosa che si gusta, che si consuma e che riempie, proprio come un cibo desiderato. In questo riconoscimento del piacere non c’è riduzione del valore del sentimento, ma al contrario il riconoscimento della sua forza vitale. L’affetto diventa parte dei bisogni fondamentali dell’essere umano, al pari delle pulsioni più semplici, e la gioia che ne deriva viene riconosciuta come una delle soddisfazioni più grandi e autentiche accessibili all’uomo.