Il massimo non esiste, esiste l'essenza di massimo cioè la felicità.
Coloro che dicono che il mondo andrà sempre così come è andato finora contribuiscono a far sì che l'oggetto della loro predizione si avveri.
Quando i limiti sono trascesi viene a mancare il riferimento all'esperienza possibile, così l'uomo cade nelle "inevitabili illusioni della ragione umana".
Puoi conoscere il cuore di un uomo già dal modo in cui egli tratta gli animali.
Non consideriamo mai obbligatorie le nostre azioni perché sono ordinate da Dio; al contrario, ci sembrano ordinate da Dio perché ci sono imposte da una nostra legge interiore.
Esiste solo una passione, la passione per la felicità.
La felicità o infelicità non si misura dall'esterno, ma dall'interno.
Riconoscere la felicità quando è ai tuoi piedi, avere il coraggio e la determinazione di abbassarsi per prenderla fra le braccia e custodirla. Questa è l'intelligenza del cuore.
Non abbiamo il tempo di essere noi stessi. Abbiamo solo il tempo di essere felici.
In che consiste la vera ricchezza, la vera felicità? Nell'aver pochi bisogni.
Un uomo felice è troppo soddisfatto del presente per pensare molto al futuro.
È impossibile rinunciare alla felicità, si può solo se non la si è mai conosciuta.
Felicità è scegliersi certi fini, fare certi propositi e lottare per ottenerli e realizzarli, senza lamentarsi o deprimersi se poi non possono essere raggiunti. Si può anche dire che la felicità è avere dei valori e degli ideali e sforzarsi di seguirli.
La felicità è il fine di se stessa.
Ricchezza, fama, tutto puoi perdere, ma questa felicità nell'intimo del tuo cuore può soltanto velarsi, e si rinnoverà sempre finché vivrai. Finché puoi guardare il cielo senza timore, sappi che sei intimamente puro e che ridiverrai comunque felice.