Fai ciò che è giusto, sebbene il mondo possa perire.
È un consueto destino della ragione umana nella speculazione allestire più presto che sia possibile il suo edifizio, e solo alla fine cercare se gli sia stato gettato un buon fondamento.
Agisci in modo che ogni tuo atto sia degno di diventare un ricordo.
Il bello è il simbolo del bene morale.
Il pubblico uso della propria ragione deve essere libero in ogni tempo, ed esso solo può attuare l'illuminismo fra gli uomini.
La pigrizia e la viltà sono le cause per cui tanta parte degli uomini, dopo che la natura li ha da lungo tempo affrancati dall'eterodirezione, tuttavia rimangono volentieri minorenni per l'intera vita e per cui riesce tanto facile agli altri erigersi a loro tutori.
Negli affari del mondo, l'uomo saggio non ha un atteggiamento rigido di rifiuto o di accettazione. Il Giusto è la sua regola.
In tutte le lotte della vita domare le proprie pretese, non esser mite, non bonario, neppure generoso, esser giusto verso sé stesso e gli altri, questa è la cosa più difficile in questo vasto mondo.
Tutti gli uomini sono santi, se prendono veramente sul serio i propri pensieri e le proprie azioni.
Uomo giusto è chi sa questo: che egli deve annullare Dio quotidianamente affinché la misura dell'eterna giustizia quotidianamente si compia.
In senso generale il giusto è uguale per tutti, in quanto è un accordo di utilità reciproca nella vita sociale; ma a seconda della particolarità dei luoghi e delle condizioni risulta che non per tutti il giusto è lo stesso.
Fai sempre ciò che è giusto: questo farà piacere ad alcuni e sorprenderà gli altri.
Anche il debole vince il forte nelle cose giuste.
Qualsiasi uomo più giusto dei propri vicini costituisce già una maggioranza di uno.
Il giusto non è altro che l'utile di chi è superiore.
Esser santo è un'eccezione; esser giusto è la regola. Sbagliate, mancate, peccate, ma siate giusti.