Il bello è il simbolo del bene morale.— Immanuel Kant
Il bello è il simbolo del bene morale.
L'uomo deve mostrare bontà di cuore già verso gli animali, perché chi usa essere crudele verso di essi è altrettanto insensibile verso gli uomini.
Non c'è da attendersi che i re filosofeggino o che i filosofi diventino re, e neppure è da desiderarlo, perché il possesso della forza corrompe il libero giudizio della ragione.
La moralità non è propriamente la dottrina del come renderci felici, ma di come dovremo diventare degni di possedere la felicità.
Fai ciò che è giusto, sebbene il mondo possa perire.
Sapere aude! Abbi il coraggio di servirti della tua intelligenza.
Il bello è ciò che cogliamo mentre sta passando. È l'effimera configurazione delle cose nel momento in cui ne vedi insieme la bellezza e la morte.
Quelli che trovano significati perversi nelle cose belle, sono corrotti senza essere piacevoli. Questo è un difetto.
Perché chi è bello, non è bello che il tempo di guardarlo, chi è nobile sarà subito anche bello.
Le notti in cui la bellezza dilata il tempo, in cui il presente è così perfetto e lo si indossa così bene che si cominciano a fare promesse, giuramenti, patti, perché quella bellezza fa sentire dentro di sé una spinta verso il futuro.
La bellezza non è altro che la promessa che ognuno di noi ha di diventare se stesso.
Il bello è solo l'inizio del tremendo.
La bellezza nasce degli occhi dell'uomo, ma lo sguardo dell'uomo nasce della natura.
Tutto ciò che è bello appartiene alla stessa epoca.
Il sorriso è alla bellezza, quello che il sale è alle vivande.
La bellezza è l'abolizione della cronologia e la rivolta contro il tempo.