Agisci in modo che ogni tuo atto sia degno di diventare un ricordo.
La noia è una sorta di anelito verso un piacere ideale.
Ognuno può ricercare la sua felicità per la via che a lui sembra buona, purché non rechi pregiudizio alla libertà degli altri di tendere allo stesso scopo, in guisa che la sua libertà possa coesistere con la libertà di ogni altro secondo una possibile legge universale.
Il concetto di diritto si può identificare con la possibilità di congiungere la costrizione universale reciproca con la libertà di ciascuno.
L'unica e grande utilità degli esempi è che essi affinano il giudizio.
Il giudizio di gusto consiste proprio nel chiamar bella una cosa soltanto per la sua proprietà di accordarsi col nostro modo di percepirla.
Capita che un agire ponderato conti più di un pensare assennato.
Spiegare a qualcuno come è fatto, è un modo di autorizzarlo ad agire come desidera.
È molto meglio non agire piuttosto che agire inutilmente, frammentariamente, insufficientemente, come fa l'innumerevole superflua inane maggioranza degli uomini.
Agisci in modo da considerare l'umanità, sia nella tua persona, sia nella persona di ogni altro, sempre anche come scopo, e mai come semplice mezzo.
Si è molto vicino al vero quando si dice che è facile dare dei consigli giusti e assennati agli altri, ma è difficile agire in modo giusto e assennato.
Occorre agire come se Dio esistesse.
Non dovremmo mai agire male quando siamo osservati.
Chi desidera ma non agisce, alleva pestilenza.
Noi atei crediamo di dover agire secondo coscienza per un principio morale, non perché ci aspettiamo una ricompensa in Paradiso.