Occorre agire come se Dio esistesse.
La religione non è un errore popolare, è una grande e istintiva verità, sentita dalla gente ed espressa dalla gente.
Le grandi cose di un popolo sono fatte di solito dalle minoranze.
Non vi è grande fondazione che non riposi sopra una leggenda. Non vi è in tal caso che un colpevole: l'umanità, che vuol essere ingannata.
Tocca la palma a colui che in parole e in opere sia stato possente, abbia sentito il bene e a costo del proprio sangue lo abbia fatto trionfare.
Il cosiddetto dio degli eserciti è sempre dalla parte della nazione che ha la migliore artiglieria, i migliori generali.
Agisci in modo da considerare l'umanità, sia nella tua persona, sia nella persona di ogni altro, sempre anche come scopo, e mai come semplice mezzo.
Spiegare a qualcuno come è fatto, è un modo di autorizzarlo ad agire come desidera.
Agisci in modo che ogni tuo atto sia degno di diventare un ricordo.
Agisci come se quel che fai facesse la differenza. La fa.
Capita che un agire ponderato conti più di un pensare assennato.
Dobbiamo agire anche nei confronti degli ultimi proprio come vorremmo che il mondo agisse nei nostri.
Noi atei crediamo di dover agire secondo coscienza per un principio morale, non perché ci aspettiamo una ricompensa in Paradiso.
Chi desidera ma non agisce, alleva pestilenza.
Si è molto vicino al vero quando si dice che è facile dare dei consigli giusti e assennati agli altri, ma è difficile agire in modo giusto e assennato.
Non abbellire la tua immagine; sia bello invece il tuo agire.