Il destino è un'invenzione della gente fiacca e rassegnata.
Mi da fastidio stare con gente che dice di attendere la vita nuova con la stessa noia con cui si attende il tram.
L'uomo che pensa con la propria testa e conserva il suo cuore incorrotto, è libero.
Il mondo è rotondo. Chi parte, perde tempo.
Nei giorni di miseria, anche il brodo d'un osso può nutrire.
Per fare bene il socialista bisogna essere milionario.
La rassegnazione alla solitudine, opposta al dolore lucreziano, avvicina a noi Virgilio più degli altri poeti latini dell'antichità classica.
Curioso come a questo mondo vi sia poca gente che si rassegni a perdite piccole; sono le grandi che inducono immediatamente alla rassegnazione.
Nessun popolo crede nel suo governo. Tutt'al più, la gente è rassegnata.
La desistenza avviliva questo slancio, spegneva queste passioni, spingeva tutti a rinchiudersi nel terrificante perimetro circondato dalle mura del «tengo famiglia» e «mi faccio i fatti miei».
Un artista vero oggi non può che rassegnarsi alla più disperata rassegnazione e presentare il conto alla posterità.
La rinuncia: l'eroismo della mediocrità.
Rifiutati di essere malato. Non dire mai alla gente che sei malato; non rassegnarti mai. La malattia è una di quelle cose che un uomo dovrebbe combattere al suo sorgere.
Questa ripetizione ossessiva di sé stessi, al di là del dato anagrafico, è il vero segno dell'"invecchiamento" italiano: vecchio è chi dispera di cambiare e di cambiarsi, ed è ormai rassegnato a essere fino alla fine ciò che è sempre stato.
Chi è più saggio? Colui che accetta tutto o colui che ha deciso di non accettare nulla? La rassegnazione è saggezza?
Al mondo c'è una sola cosa peggiore dell'uso della violenza, ed è il piegarsi alla violenza.