Ciò che non può essere curato, deve essere sopportato.
La fretta e la premura sono bufere e tempeste, rovinano e guastano gli affari; ma l'agilità è un vento pieno e giusto, che soffia con velocità verso il cielo.
Chi cade in peccato è un uomo; chi se ne duole è un santo; chi se ne vanta è un diavolo.
Molti sarebbero vigliacchi se ne avessero il coraggio.
Con le volpi dobbiamo agire da volpi.
Ci sono delle persone che sono state considerate coraggiose perché avevano troppa paura per scappare.
Una persona annega in alto mare, una annega in un bicchier d'acqua. Ma entrambi muoiono.
Non avendo ottenuto che gli uomini mettano in pratica quello che insegna, la Chiesa di oggi si è rassegnata a insegnare quello che mettono in pratica.
Se ti abbatterai, se lascerai che sia la disperazione a vincere, allora sì sarai un mezzo uomo, buono solo a piangersi addosso.
Quando si vuole riuscire simpatici in società, bisogna rassegnarsi a lasciarsi insegnare molte cose da gente che le ignora.
Rassegnandosi, lo sfortunato consuma la sua sfortuna.
Se non ho acquisito saggezza, quanto meno ho imparato l'utilissima arte della rassegnazione.
L'abitudine genera rassegnazione. La rassegnazione genera apatia. L'apatia genera inerzia. L'inerzia genera indifferenza.
Qualche certezza resta intatta. Fortunatamente o sfortunatamente, sia chiaro. Per esempio, la certezza che la sinistra italiana riesca a perdere le elezioni.
Ciò che dà alla tragedia il suo particolare slancio verso l'alto è il sorgere della convinzione che il mondo, che la vita non ci possano dare nessuna vera soddisfazione, e che perciò non meritino il nostro attaccamento: in ciò consiste lo spirito tragico, il quale conduce alla rassegnazione.
Quelli che passano la vita facendo rivoluzioni a metà non fanno altro che scavarsi la fossa.