Bisogna dare per perduto quello che si vede bene è perduto.
Povero Catullo, smetti di vaneggiare, e quel che vedi perduto ritienilo perduto.
Cosa di più desiderabile può essere donato dagli dei che un'ora fortunata?
È difficile guarire di colpo d'un amore durato a lungo.
Godiamoci la vita, e l'amore, e dei vecchi che brontolan sempre non teniamo più conto di un soldo.
Il sole può tramontare e poi risorgere. Noi, invece, una volta che il nostro breve giorno si spegne, abbiamo davanti il sonno di una notte senza fine.
Esisteranno sempre l'intelligenza, la voglia di libertà, l'eros e le sale da ballo, ma la parola speranza non mi sento più di pronunciarla.
Pensarlo possibile ti spinge a darti da fare. Se ti rassegni, se pensi che invece il meglio sia passato, allora ti metti nel tuo angolo, immobile, ad aspettare l'arrivo del peggio.
La rassegnazione della vigilia ha sempre preparato quella dell'indomani.
La speranza, al contrario di quello che si crede, equivale alla rassegnazione. E vivere non è rassegnarsi.
È incredibile con quanta prontezza e buona grazia ci rassegniamo alle disgrazie altrui.
Quando la morte verrà accettiamola indifferenti e lasciamoci condurre dentro il mistero.
Dopo una breve ma sincera lotta fra il tentativo di organizzare la sua vita secondo i propri criteri, e la rassegnata sottomissione alle circostanze, Rostov scelse quest'ultimo partito e si abbandonò completamente a quella forza.
La rassegnazione sta al coraggio come il ferro sta all'acciaio.
Non c'è pace esente da grida di dolore, non c'è perdono senza sangue sparso sul terreno, non c'è accettazione che non nasca da una perdita.
Curioso come a questo mondo vi sia poca gente che si rassegni a perdite piccole; sono le grandi che inducono immediatamente alla rassegnazione.