La storia del mondo è la storia di pochi privilegiati.— Henry Miller
La storia del mondo è la storia di pochi privilegiati.
I ciechi conducono i ciechi. Questo è il sistema democratico.
Confusione è una parola che abbiamo inventato per un ordine che non si comprende.
Viviamo nella mente, nelle idee, nei frammenti. Non assorbiamo più la selvaggia musica esterna delle strade, ricordiamo soltanto.
Ciò che tiene insieme il mondo, ho imparato a mie spese, è il rapporto sessuale.
Il modo migliore di mostrare i denti è con un sorriso.
Ci sono bellissime storie d'amore nel fondo delle borse, tra i pacchetti di sigarette e le chiavi; per questo a volte si fa fatica a trovarle, semplicemente perché tentano di nascondersi per poter rimanere lì.
Non sono mai stato sicuro che la morale della storia di Icaro dovesse essere: "Non tentare di volare troppo in alto", come viene intesa in genere, e mi sono chiesto se non si potesse interpretarla invece in un modo diverso: "Dimentica la cera e le piume, e costruisci ali più solide".
La storia, una distillato di rumori.
Ogni storia è una storia infinita.
Buon storico è chi conserva il senso della specificità di ogni età, della successione delle epoche e, infine, delle costanti che, sole, ci permettono di parlare di un'unica e medesima storia.
La storia non si ripete. Sono gli storici che si ripetono.
Il problema della storia dell'uomo è che non porta da nessuna parte se non verso la morte sicura dell'individuo, e questa è una cosa brutta e monotona, una semplice questione di nettezza urbana.
La storia non progredisce in base a principi democratici: avanza per mezzo della violenza.
La storia, si capisce, è tutta un'oscenità fin dal principio.
Per ogni Giovanna d'Arco c'è un Hitler appollaiato dall'altra estremità dell'altalena. La vecchia storia del bene e del male.