La storia del mondo è la storia di pochi privilegiati.
Rimbaud fu un suicida vivente. Tanto più insopportabile per noi.
In una sala di specchi non c'è modo di voltare le spalle a te stesso.
L'arte non ci insegna nulla, salvo il significato della vita.
Lo scopo della vita è di vivere, e vivere significa essere consapevoli, gioiosamente, ebbramente, serenamente, divinamente consapevoli.
Il crimine contiene l'enigma, così profondo come la salvezza medesima.
La storia non è che un quadro di delitti e sventure.
La storia è la continuazione della zoologia.
Ci sono bellissime storie d'amore nel fondo delle borse, tra i pacchetti di sigarette e le chiavi; per questo a volte si fa fatica a trovarle, semplicemente perché tentano di nascondersi per poter rimanere lì.
La storia di ogni società è stata finora la storia di lotte di classe.
La storia non è nulla, se non è l'esperienza e la scuola del genere umano.
Non esiste una storia nel senso in cui ne parla la maggior parte delle persone, e questa è almeno una ragione per cui io dico che la storia non ha alcun senso.
Il fascino della storia, come quello del mare, risiede in ciò che cancella: l'onda che sopraggiunge fa sparire dalla sabbia la traccia della precedente.
Le sensazioni sono i dettagli che compongono la storia della nostra vita.
Il mondo è monotono, gli uomini non imparano nulla e ricascano a ogni generazione negli stessi errori ed orrori, gli avvenimenti non si ripetono, ma si somigliano: finiscono le novità, le sorprese, le rivelazioni.
La storia come banco da mattatoio.