La storia del mondo è la storia di pochi privilegiati.
Molti uomini vivono in pacifica coesistenza con la propria coscienza sporca.
Il presente è solo un ponte e su questo ponte sospira il mondo, e non c'è un idiota, mai, che pensi di far saltare il ponte.
Parole, frasi, idee, non importa quanto sottili o ingegnose, i voli più folli della poesia, i sogni più profondi, le visioni più allucinanti, non sono altro che rozzi geroglifici cesellati nella sofferenza e nel dolore per commemorare un evento non comunicabile.
Il surrealismo è semplicemente il riflesso del processo della morte. È una manifestazione di una vita rivolta verso l'istinto, un virus che accelera la fine inevitabile.
Si può mai ricordare l'amore? È come evocare un profumo di rose in una cantina. Puoi richiamare l'immagine di una rosa, non il suo profumo.
Chi legge la storia, se non gli storici quando correggono le loro bozze?
Sei il primo mio pensiero che al mattino mi sveglia l'ultimo desiderio che la notte mi culla sei la ragione più profonda di ogni mio gesto la storia più incredibile che conosco.
E quando penso sia finita è proprio allora che comincia la salita. Che fantastica storia è la vita.
Se guardiamo alla storia delle altre nazioni, antiche o moderne, non si trova esempio di una crescita così rapida, così gigantesca, di un popolo così prospero e felice.
Il problema con le "lezioni della storia" è che di solito le comprendiamo dopo averci sbattuto la faccia contro.
La new economy è una cosa molto seria nei suoi effetti. Mai nella storia del capitalismo si era assistito a uno spostamento così rapido e colossale e spesso arrischiato di mezzi finanziari.
Sono nella storia italiana il primo generale dei carabinieri che ha detto chiaro e netto al governo: una prefettura come prefettura, anche se di prima classe, non mi interessa. Mi interessa la lotta contro la Mafia, mi possono interessare i mezzi e i poteri per vincerla nell'interesse dello Stato.
Il più grande uomo della rivoluzione e uno dei più grandi della storia.
Di fronte a tutti i pericoli, di fronte a tutte le minacce, le aggressioni, i blocchi, i sabotaggi, tutti i frazionisti, tutti i poteri che cercano di frenarci, dobbiamo dimostrare, una volta di più, la capacità del popolo di costruire la propria storia.
La storia non è altro che una compilazione delle deposizioni fatte dagli assassini circa le loro vittime e sé stessi.