La decisione è spesso l'arte di essere crudele in tempo.
Non troviamo che due piaceri nella nostra casa, quello di uscire e quello di rincasare.
Forse la democrazia non è altro che i vizi di pochi messi alla portata di tutti.
Quando si diventa vecchi, ci si rende conto che la vendetta è ancora la forma più sicura di giustizia.
La metà di ciò che scriviamo è dannosa, l'altra metà è inutile.
Le illusioni su una donna che si è amata, rassomigliano ai reumatismi: non ce se ne libera mai completamente.
La qualità di una decisione non può essere giudicata esclusivamente sulla base delle sue conseguenze, ma questo punto di vista sembra essere sostenuto solo da coloro che falliscono (mentre chi ha successo lo attribuisce alla qualità della propria decisione).
In un minuto c'è il tempo per decisioni e scelte che il minuto successivo rovescerà.
Chi dovrà decidere, se dei dottori sono in disaccordo?
È in momenti di grande decisione che si può misurare un uomo o una donna.
Le decisioni sono le situazioni a imporle agli uomini piuttosto che gli uomini alle situazioni.
Prima o poi arriva l'ora in cui bisogna prendere una posizione che non è nè sicura, nè conveniente, nè popolare; ma bisogna prenderla, perchè è giusta.
L'uomo deve scegliere. In questo sta la sua forza: il potere delle sue decisioni.
Sono pochi quelli che decidono saggiamente su se stessi e sulle proprie cose. Tutti gli altri, a somiglianza degli oggetti che galleggiano nei fiumi, non vanno da sé, ma sono trasportati.
Di regola le grandi decisioni della vita umana hanno a che fare più con gli istinti che con la volontà cosciente e la ragionevolezza.
I governi ed i popoli non sempre prendono decisioni razionali. Talvolta essi prendono decisioni pazzesche, oppure alcuni popoli impongono a tutti gli altri di seguirli nella loro follia.