Il moralismo è forse la più crudele forma di malvagità.
Con l'avanzare dell'età, ci rendiamo conto che la vendetta è ancora la più sicura forma di giustizia.
Quando si diventa vecchi, ci si rende conto che la vendetta è ancora la forma più sicura di giustizia.
Forse la democrazia non è altro che i vizi di pochi messi alla portata di tutti.
Il ricordo più bello che una donna conserva di una relazione è quello della sua infedeltà.
La metà di ciò che scriviamo è dannosa, l'altra metà è inutile.
Un uomo che moralizza è di solito un ipocrita, e una donna che moralizza è invariabilmente scialba.
I moralisti sono persone che rinunciano ad ogni piacere eccetto quello di immischiarsi nei piaceri altrui.
Il moralista, impegnato a predicare la virtù, difficilmente troverà il tempo di praticarla.
Il moralista dice di no agli altri, l'uomo morale solo a se stesso.
Il moralismo è la morale di chi non ne ha alcuna.
Colui che predica la morale limita di solito le sue funzioni a quelle d'un trombettiere di reggimento, che dopo aver sonata la carica e fatto molto rumore, si crede dispensato di pagar di persona.
Diventerò moralista il giorno in cui uno mi dimostrerà di aver pensato durante il coito alla generazione futura.
La morale ci dice quello che dobbiamo fare. Il moralismo quello che vorremmo che gli altri facessero.
Un moralista è il contrario di un predicatore di morale; è un pensatore che vede la morale come sospetta, dubbiosa, insomma come un problema. Mi spiace di dover aggiungere che il moralista, per questa stessa ragione, è lui stesso una persona sospetta.