Danzare è prendere parte al controllo cosmico del mondo.
Tutta l'arte di vivere si trova in un bel mescolarsi di lasciarsi andare e aggrapparsi.
L'assenza di difetti nella bellezza è di per sé un difetto.
Vivere rimane un'arte che ognuno deve imparare, e che nessuno può insegnare.
Per essere un leader di uomini bisogna voltar loro le spalle.
Le tette finte sono come i nazisti: non ridono, non danzano. Sono sempre solo dure e sull'attenti.
È un paradosso: la danza e la poesia sono tanto simili quanto profondamente diverse, ma al di là di struttura e contenuti emotivi sono unite dal ritmo. D'altronde il ritmo è sovrano di tutte le cose che hanno senso a questo mondo.
Per farmi venire un collo del piede da vera ballerina chiedevo alle mie amiche di sedersi per ore sulle mie caviglie.
Che il morto mangi il morto! E noi vivi danziamo sull'orlo del cratere, un'ultima danza di morte. Ma che sia una danza!
Ballare è la poesia dei piedi.
Ai miei tempi invitare al ballo una donna era come scendere alla stazione in una città sconosciuta.
Nell'arte della danza, i movimenti dei corpi non hanno nessun fine.
Pensare è il peggior errore che un ballerino possa commettere. Non bisogna pensare, bisogna sentire.
La danza può rivelare tutto il mistero che la musica tiene nascosto.
Il balletto è un'arte severamente tradizionalista quanto stupefacentemente viva e proiettata nel futuro.